ALBA ADRIATICA – E’ listato a lutto questo giorno di lavoro per tutte le redazioni giornalistiche abruzzesi per l’improvvisa scomparsa del collega Claudio Fazzi, caposervizio del quotidiano Il Messaggero. Claudio è stato trovato senza vita questa mattina poco dopo le 9 in via Trieste ad Alba Adriatica, da alcuni passanti che hanno chiesto subito l’intervento dei soccorsi, purtroppo inutili perchè ad ucciderlo è stato un attacco cardiaco che non gli ha dato scampo, fulminante. Il collega de Il Messaggero era intento a fare footing, nel suo primo giorno di ferie. Un dramma che ha sconvolto tutti coloro che lo hanno conosciuto nella sua lunga esperienza nel mestiere, una vita spesa nelle redazioni del quotidiano romano, dai primi passi da praticante fino ai vertici delle redazioni di Teramo, dapprima, e dell’Aquila e Pescara poi. Nativo di Nereto, alla soglia dei 60 anni (li avrebbe compiuti il prossimo anno), Fazzi continuava ad essere il professionista spinto dalla curiosità e dallo stimolo di un mestiere che lo aveva visto sempre in prima linea, nella cronaca come nella vita politica ed economica della provincia di Teramo e dell’Abruzzo. Firma importante del giornalismo locale, aveva vissuto da protagonista anche il drammatico periodo del sisma aquilano, raccontandone in prima linea le dolorse vicende. La sua grande forza d’animo gli aveva fatto superare anche il doloroso momento della perdita del caro fratello Adriano, ingegnere morto prematuramente in un incidente stradale nel giugno del 2008. Lascia la moglie Agnese Clementoni, e i tre figli Noemi, Fabiana e Christian.
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